Il lavoro che uccide - Il dramma delle morti bianche
Cinque storie intorno a un’unica realtà: di lavoro si muore tutti i giorni. Semplice la ragione: che siano tempi di economia che tira o di crisi, il profitto e la sua salvaguardia surclassano qualsiasi investimento volto a tutela della sicurezza e dell’incolumità dei lavoratori. I quali, ingabbiati dalle necessità quotidiane, non hanno altra scelta che sottostare. Italiani o stranieri, qualificati o generici, esperti o appena arrivati: non fa differenza, per loro l’unico modo di tirare avanti è lavorare. E rischiare di non tornare a casa la sera.
Non capita giorno che non sentiamo per radio, per televisione o leggiamo sulle prime pagine dei quotidiani notizie di morti sul luogo di lavoro. Contadini schiacciati dai trattori o falcidiati dalla mietitrebbia, operai folgorati dai cavi dell’alta tensione, muratori precipitati dalle impalcature, guidatori di tir coinvolti in incidenti stradali mortali magari reduci da turni estenuanti, senza pause, senza che vengano rispettate le più elementari regole di sicurezza per la salvaguardia dell’incolumità dei lavoratori. Le loro vite sono vite a perdere.
Maledetta Fabbrica è un breve saggio che racchiude 5 testimonianze, cinque racconti di importanti scrittori che narrano in maniera coinvolgente e diretta, senza facili commiserazioni, questa immane tragedia perché la vita umana dei lavoratori in realtà è il bene meno tutelato e le campagne di sensibilizzazione in atto sono più o meno che un cerotto su una piaga sanguinante. Cinque racconti ustionanti, privi di retorica che portano all’attenzione una verità scomoda, un nervo scoperto che si vorrebbe ignorare, perché si preferisce ignorare che di lavoro si muore.
Maledetta fabbrica è un urlo silenzioso che sgomenta e indigna, una goccia di olio nel mare dell’indifferenza ma pur sempre un testo in cui nero su bianco si rivendica il diritto per i lavoratori di non essere numeri dimenticati di una statistica uccisi anche dal silenzio.
Daniele Biacchessi, Alfredo Colitto, Patrick Fogli,
Jean-Pierre Levaray, Valerio Varesi
a cura di Simona Mammano
MALEDETTA FABBRICA - IL LAVORO CHE UCCIDE
Stampa Alternativa ed.
pagg. 144 € 14
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Nel mondo della notte
Carlo Neri lavora in una discoteca, un locale che in realtà è un centro per lo spaccio di droga. Ma non vuol certo continuare a lavorare in un locale di second’ordine della riviera romagnola. Vuole cambiare vita e approfitta di un provino per un reality. Anti-eroe solo, senza lavoro, indebitato con la mala, attratto da un mondo luccicante plasmato dai sogni televisivi, Carlo costruisce uno spericolato castello di bugie e si lancia contro un muro di guai. E nel suo universo dai valori rovesciati, l’amore di Elisa, una ragazza che gli vuole bene davvero, può rappresentare una tentazione irresistibile. Alessandro Fabbri costruisce un noir giovane, scattante, irriverente e divertente ambientato in una riviera romagnola luci e ombre, brulicante di avventure, sesso e droga.
Alessandro Fabbri
IL RE DELL’ULTIMA SPIAGGIA
Bompiani ed.
pagg. 224 € 17,50
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Gaza, Baghdad, Beirut...
Questo libro nasce dall'omonimo documentario, centrato sull'aggressione israeliana al Libano dell'estate 2006, sui connessi crimini e sulle conseguenze, sul futuro del Paese tra movimento di massa, oligarchia borghese e nuovo colonialismo euro-israelstatunitense, senza trascurare i riferimenti all'Iraq, all'Afghanistan e alla Palestina con le relative mattanze dei pianificatori del nuovo "Grande Medio Oriente" e la vincente resistenza degli aggrediti.
L’Autore è il più noto documentarista del movimento antimperialista e di controinformazione italiano. I suoi lavori hanno raccontato le verità nascoste dalla disinformazione e dalle mistificazioni dei media legati al potere, dal Vietnam alla Palestina, dalla Jugoslavia all'Iraq...
Fulvio Grimaldi
DELITTO E CASTIGO IN MEDIO ORIENTE
Malatempora ed.
pagg. 180 € 10
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Gli italiani in barca
I l tratto di mare da Fiumicino all'isola di Ponza, le acque affollate di un weekend lungo, cinque barche e altrettanti equipaggi, tutti italiani: lo skipper a noleggio, disincantato e disadattato, che porta in giro le coppie milanesi; il cafone arricchito che organizza festini e orge su una barca esagerata; il patito della navigazione che comanda la sua barchetta come fosse una portaerei... Roberto Goracci torna con un romanzo grottesco, ma anche un po' malinconico, per raccontare le varie forme dello sfascio sociale e del disagio individuale che ci colpisce. Gli italiani in barca diventano lo specchio, ancora più nitido, degli italiani "sulla terra"; e la scrittura, graffiante, divertente, anarchica ne fotografa le nevrosi, le meschinità, l'involontaria comicità.
Roberto Goracci
ACQUA VIZIATA
Tea ed.
pagg. 237 € 11
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Inventarsi italiani nel pineta
Che il nostro Paese produca cervelli che poi migrano all’estero è una verità fin troppo accertata. Ma non ci sono solo le storie professionali e creative della categoria “nemo propheta in patria”. Questo libro raccoglie le storie di chi ce l’ha fatta, inventandosi un mestiere, utilizzando la fantasia per plasmare un futuro che non li faccia più sentire “fuori luogo”.
Taddia e Ceroni hanno raccolto e rielaborato una quindicina di “casi” per raccontare altri italiani e altre Italie, in un leggero e ironico spazio. Fuori luogo è un "catalogo" dell'Italia che non ha mai smesso di arrangiarsi e di trovare un'alternativa. Ed è anche il grido potente e disperato di chi non ha smesso di sognare nonostante un Paese che non offre possibilità per chi ai sogni non sa rinunciare.
Claudia Cerroni e Federico Taddia
FUORI LUOGO
Feltrinelli ed.
pagg. 160 € 13
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Perché la giustizia non funziona?
Da Mani pulite e dal crollo della Prima Repubblica giustizialismo e il suo contrario, si sono imposti nel dibattito pubblico, nello scontro politico e nella polemica giornalistica, riaprendo antiche ferite e divisioni che si credevano ormai superate con la caduta del Muro di Berlino e la fine della guerra fredda. Sotto le insegne dell'uno o dell'altro si sono ricreati stati d'animo, si sono riaccesi passioni contrapposte, si sono formati correnti culturali, movimenti di opinione e persino partiti. Giovanni Fasanella e Giovanni Pellegrino analizzano in profondità e senza sconti le cause, i sintomi, le manifestazioni conclamate del "morbo giustizialista", con un occhio alle possibili soluzioni per liberare il Paese dai paradossi che lo paralizzano.
Giovanni Fasanella e Giovanni Pellegrino
Il MORBO GIUSTIZIALISTAI
Marsilio ed.
pagg. 128 € 12,50
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