Mercanti di parole. Storia e nomi del giornalismo asservito al potere
Nel titolo c’è già tutto: i mezzi di informazione asserviti al potere e i suoi protagonisti, che mercanteggiano parole, opinioni, nascondendo sovente i fatti. Mario Guarino, penna graffiante del giornalismo italiano (quello vero) con all’attivo numerosissimi saggi di successo, non fa sconti ai colleghi, non cerca riconoscimenti. Attraverso un ricco repertorio di fatti ampiamente documentati, racconta come il “quarto potere” non abbia in realtà mai fatto paura alla politica. Anzi. Fin dal Ventennio proprio il potere politico si è sempre preoccupato di soffocare e ostacolare la libera informazione, addomesticando i suoi “cani da guardia”, tenendoli a libro paga o, addirittura, fagocitandoli nelle Istituzioni: “La commistione tra i due poteri (politica e informazione) è una delle gravi distorsioni del sistema mediatico”. Ha provocato e sta provocando innumerevoli danni.
“Leggendo le cronache puntuali di Guarino, ci si accorge in modo inequivocabile come in un regime a democrazia deficitaria l’informazione sia decisiva. Nel secolo scorso abbiamo avuto la nascita della propaganda politica di massa e gli studiosi hanno dimostrato che senza informazione libera, ovvero senza la formazione di un’opinione pubblica informata e quindi non solo consapevole dei problemi ma anche in grado di essere protagonista attiva dell’agenda politica, la democrazia è solo un’espressione verbale cui non corrisponde alcuna sostanza” (dalla prefazione di Enzo Marzo).
Dati preoccupanti arrivano dall’Unione europea: l’Italia è agli ultimi posti in fatto di lettura di quotidiani e libri (in particolare saggistica). Inoltre i cittadini non sanno diversificare e selezionare le fonti informative. Le schiette pagine di Guarino sono un’efficace cura: denunciano, raccontano, informano. Offrono, insomma, strumenti per la formazione di un pensiero critico, indispensabile in un’autentica democrazia, dove di certo non basta la tv.
Mario Guarino
Mercanti di parole.
Storia e nomi del giornalismo asservito al potere.
Prefazione di Enzo Marzo
Edizioni Dedalo
pp. 304, € 16,00
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Gli ebrei e San Marino
Una ricerca iniziata per caso, al Museo dell’Emigrante della Repubblica di San Marino. Un grafico col numero dei passaporti emessi dalla piccola Repubblica nel 1944: ottocento. Troppi. Il viale delle rose di Giuseppe Marzi ricostruisce le storie degli ebrei rifugiati a San Marino indagando su come il piccolo Stato, con appena 15000 abitanti e un governo fascista, possa esser riuscito ad aiutare moltissimi ebrei in fuga dalle persecuzioni razziali. Con ritmo incalzante da giallo storico, dopo oltre dieci anni di ricerche tra archivi, corrispondenze private e testimonianze, Marzi disegna la mappa della presenza degli ebrei sul Titano, provando a fare chiarezza sul mistero dei “passaporti fantasma” e sulla reale portata del fascismo sammarinese.
Giuseppe Marzi
Il viale delle rose. Storie di ebrei rifugiati nella Repubblica di San Marino durante la seconda guerra mondiale.
Giuntina
pp. 144, € 14,00
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Poveri padri i separati
Chi sono oggi i padri separati? Come vivono la separazione? Perché vengono sempre più spesso ridotti sul lastrico? Sono sufficientemente tutelati dalla legge?
Dopo Lo Stato bisca torna in libreria Carlotta Zavattiero con una nuova, originale inchiesta che contribuisce a far luce su una realtà ancora poco approfondita: il dramma dei padri separati o divorziati. Smentendo la radicata convinzione secondo la quale, nell’iter di separazione, la donna sarebbe sempre la vittima e l’uomo sempre il carnefice, Zavattiero ci accompagna nella dura realtà che sono costretti a vivere moltissimi uomini, privati della possibilità di vedere i figli e di condurre una vita dignitosa, svelando inoltre i retroscena che hanno portato all’approvazione della legge sull’affidamento condiviso.
Carlotta Zavattiero
Poveri padri
Ponte alle Grazie
pp. 311, € 14,00
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Se la mafia sconfina
Tradotto per i tipi di Einaudi, Mafie in movimento è una lettura fondamentale per capire come il crimine organizzato abbia conquistato nuovi territori (ad esempio il Nord Italia). La convinzione che le mafie operino solamente in determinati contesti si è da tempo rivelata vana: qualunque zona è potenzialmente a rischio, se società, politica ed economia sono deboli. “La mafia non è invincibile. Ne sono stato convinto per quasi tutta la vita, ma gli strumenti delle scienze sociali mi hanno permesso di andare oltre un’intuizione giovanile”.
Federico Varese è uno dei più autorevoli studiosi del crimine organizzato, formatosi presso le Università di Bologna, Oxford e Cambridge; i suoi libri sono stati tradotti in moltissime lingue, tra cui il cinese.
Federico Varese
Mafie in movimento. Come il crimine organizzato conquista nuovi territori.
Einaudi
pp. 298, € 19,00
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Processo all’italiana
Una risposta ai luoghi comuni che impediscono di comprendere i veri mali della giustizia nel nostro Paese. Processo all’italiana, scritto a quattro mani dal magistrato Piercamillo Davigo e dal giornalista Leo Sisti, rende accessibili a chiunque i concetti chiave del mondo della giustizia come intercettazioni, rito abbreviato, patteggiamento, depenalizzazione, prescrizione.
Nel giugno 2011 pendevano davanti ai tribunali italiani circa nove milioni di processi: come si è arrivati a tanto? Secondo gli autori, basterebbero poche misure “anche banali, per ovviare a rinvii continui ed esasperanti; per eliminare montagne di carte [...]”; per far funzionare, in sostanza, un sistema che attualmente fa scivolare l’Italia al 158° posto, su 183, nella classifica della Banca Mondiale per l’inefficienza della giustizia.
Piercamillo Davigo e Leo Sisti
Processo all’italiana.
Editori Laterza
pp. 184, € 15,00
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L’angelo caduto di Ustica
Carmelo Pecora torna a raccontare drammi e misteri italiani attraverso storie di vita vissuta, che commuovono e coinvolgono i lettori di ogni età.
Ustica. Un angelo appare una notte a un ragazzo, raccontandogli la vera storia di Antonino “Nino” Greco – giovane poliziotto morto sul DC9 dell’Itavia Bologna-Palermo (precipitato il 27 giugno 1980) – dall’infanzia in Sicilia alla scelta di entrare in polizia, dalle prime esperienze in divisa al trasferimento a Bologna, fino alla tragica sera di prima estate in cui Nino prese l’aereo che doveva portarlo alla festa di matrimonio di un amico, per fargli da testimone.
Il racconto si avvale delle testimonianze dirette dei familiari e degli amici di Antonino Greco e della preziosa collaborazione dell’Associazione Familiari Vittime di Ustica.
Carmelo Pecora
Ustica. Confessioni di un angelo caduto.
Editrice Zona
pp. 178, € 18,00
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