Scrivere in italiano. Dalla pratica alla teoria
Cosa non è “Scrivere in italiano”? Gli stessi autori lo spiegano: “Non è un manuale di scrittura creativa […e] neppure un trattato di linguistica”. L’utilissimo volume, edito da Carocci, punta a “colmare quella che, stranamente (data la messe notevole di testi del genere), ci sembra una lacuna nel panorama editoriale italiano: la produzione saggistica intermedia tra il rigido specialismo, privo spesso di ricca e variegata esemplificazione e di ricaduta didattica, e la divulgazione eccessivamente scarna di basi teoriche e scientifiche”. Il manuale si rivolge a studenti e docenti universitari, insegnanti delle scuole superiori, scrittori e a “tutti i non addetti ai lavori […] incuriositi dagli usi dell’italiano e dai numerosi dubbi sollevati dalla nostra lingua” (dall’Introduzione).
Il sottotitolo (“Dalla pratica alla teoria”) rivela contenuti e struttura: si parte da esempi tratti da testi reali (oltre 800) per arrivare alla regola. Circa 80 esercitazioni ed un ricco glossario, integrato all’indice analitico, completano il volume. Nei primi due capitoli, prevalentemente teorici, sono affrontate le nozioni di “testo” ed analizzati i rapporti tra modalità scritta e parlata della lingua; nei restanti, gli Autori toccano gli aspetti fondamentali della grammatica, per soffermarsi, infine, sulla produzione di un particolare tipo di testo, quello saggistico, con approfondimenti sulla stesura di note e bibliografie. Sul sito web collegato al manuale (www.scrivereinitaliano.it) il lettore troverà la soluzione degli esercizi, spunti di riflessione e ulteriore materiale didattico.
Fabio Rossi insegna Linguistica italiana all’Università di Messina; Fabio Ruggiano è dottore di ricerca in Studi linguistici italiani, professore a contratto nell’Università di Messina e nella Virginia Commonwealth University di Richmond.
Fabio Rossi e Fabio Ruggiano
Scrivere in italiano. Dalla pratica alla teoria.
Carocci editore
2013, pp. 436, € 35.
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Antipartiti e antipolitica
“Levarci gli occhiali che portiamo sul naso da un ventennio”: ciò è necessario, secondo Salvatore Lupo – professore di Storia contemporanea all’Università di Palermo e autore di questo brillante saggio – se si vuole veramente comprendere gli ultimi vent’anni di storia italiana. Le parole chiave: partiti e antipartiti, politica e antipolitica, società civile.
“E’ come se tra il 1993 e il 2013 non fosse successo nulla, almeno nulla di importante, tanto che le critiche dell’antipartito e le sue soluzioni si sono riproposte nella stessa forma all’inizio e alla fine del ventennio. […] Credo che molte tendenze degenerative non siano state il frutto della partitocrazia, ma al contrario l’effetto della presa sempre più debole dei partiti sulla società italiana” (dall’Introduzione dell’Autore).
Salvatore Lupo
Antipartiti
Donzelli Editore
2013, pp. 260, € 19.
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Un libro che pulsa
Una storia d’amore. Sullo sfondo il tema della donazione degli organi. Il giovane autore, Alessio Puleo (siciliano, classe 1981), la scrive a diciassette anni, sconvolto dalla notizia della morte di una ragazza coetanea, in attesa di trapianto. La lascia nel cassetto fino al 2013, quando la pubblica, ottenendo il riconoscimento dell’Associazione Italiana Donazione Organi.
“Una notizia improvvisa. Micidiale. Di quelle che non lasciano scampo e non vorresti mai ascoltare. E ti domandi cosa faresti se capitasse a te. […] Un filo di speranza. Debole. Ma l’unico possibile. Ecco il nucleo di questo romanzo, la spinta iniziale che muoverà le vicende. […] Una storia di amore puro e coraggio grande, spontaneo, lontano dai clamori, per ricordarci che ogni vicenda, anche la più triste e definitiva, porta con sé delle risposte e una nuova spinta a ripartire” (dalla Prefazione).
Alessio Puleo
Il mio cuore ti appartiene
De Agostini
2012, pp. 336, € 16.
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La Repubblica madre per tutti.
La Repubblica “deve essere madre per tutti e quindi vanno attuate tutte le riforme che sono racchiuse nella Carta Costituzionale, non debbono rimanere lettera morta quegli articoli che, ripeto, sono stati scritti col sacrificio e col sangue di tanti uomini della Resistenza, e quindi se noi questa Repubblica la renderemo madre per tutti, da tutti sarà difesa, sarà sentita anche dai giovani che ci seguono, dalle nuove generazioni” (dal discorso pronunciato alle associazioni partigiane il 20 luglio 1978).
Sandro Pertini, politico, giornalista e antifascista italiano; è stato il settimo Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 1978 al 1985.
Sandro Pertini
Gli uomini per essere liberi
add editore
2012, pp. 224, € 14.
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Guido Galli, giudice e professore
309: è il numero dell’aula dell’Università Statale di Milano in cui il giudice Guido Galli si stava recando per far lezione, mercoledì 19 marzo 1980. Ma gli studenti non lo videro mai arrivare. Nei corridoi dell’Ateneo, quel giorno, non il vocio disordinato dei ragazzi, ma gli spari vigliacchi di Prima Linea. Il Professore è colpito alla schiena. Crolla a terra, lasciando cadere un volume: il Codice delle leggi penitenziarie.
Sulla sua agenda, l’annotazione: “Se mi succede qualcosa, chiamate il pubblico ministero Armando Spataro”, che ricorda così l’amico Galli: “[…] era un grande giurista, un grande giudice istruttore, ma sempre sereno. Distaccato anche nei momenti drammatici. Sul piano giuridico era il massimo ci si potesse aspettare. Un giudice capace di rispettare profondamente i diritti […]”.
Renzo Agasso
Aula 309
Sironi Editore
2013, pp. 208, € 16.
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La mafia più antica
Fin dalla seconda metà dell’Ottocento a Palermo operava la “mafia dei giardini”, dedita allo sfruttamento di ricche aziende agricole e all’intermediazione commerciale dei loro prodotti. La Piana dei Colli era uno dei sui luoghi d’elezione. Ambiente composito, segnalato dalle autorità dell’epoca come luogo ad alta densità mafiosa. Profondamente trasformatosi nel corso del ‘900 e divenuto parte integrante della città, non perse la sua centralità in ambito mafioso.
L’originale saggio di Vittorio Coco, dottore di ricerca in Storia contemporanea e docente all’Università di Palermo, sulla base di diverse fonti archivistiche e giudiziarie, ricostruisce le vicende di quei gruppi mafiosi che hanno dimostrato grandi capacità di adattamento ad un così radicale e repentino mutamento di contesto urbano e sociale.
Vittorio Coco
La mafia dei giardini
Editori Laterza
2013, pp. 180, € 18.
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