L’isola delle bestie
“Sono davvero sconvolgenti i racconti di Marco Verdone, nel senso che sconvolgono – meglio ancora ribaltano – l’ordine delle cose così come viene abitualmente proposto. Risulta messo in discussione il rapporto normale (in termini di frequenza, sia ben chiaro) tra umani e (altri) animali, e ciò capita proprio in un luogo di profonda bellezza (l’isola di Gorgona) popolato da detenuti, una categoria di solito paragonata agli animali, anzi alle bestie (come cani, maiali, polli)”.
Così, Silvia Buzzelli, docente alla Bicocca, nella sua prefazione. Per lo “Zingarelli” sconvolgente è ciò che impressiona, colpisce e turba profondamente. E solo un insensibile potrebbe non rimanere colpito da “L’isola delle bestie” e dai suoi protagonisti, animali umani e non umani.
Gli umani sono detenuti che debbono scontare la pena inflitta. Ma a Gorgona non stanno reclusi 23 ore al giorno; sull’isola lavorano, prendendosi cura di mucche, maiali, vitelli, capre, galline.
“Siamo in un carcere – ricorda l’Autore, medico veterinario – dove il fine ultimo è migliorare le persone che hanno violato, in vario modo, un patto di legalità; che hanno commesso violenza su un’altra persona. A loro dovremmo proporre modelli nonviolenti, pratiche rispettose dei diritti altrui, esempi alternativi allo schema del dominio di un soggetto forte su uno giuridicamente, politicamente, culturalmente o fisicamente debole”. In che rapporto, dunque, si pone la violenza esercitata sugli umani e quella sugli animali, anche per la produzione di cibo? E’ eticamente corretto proporre modelli rieducativi che contemplano una forma di violenza verso esseri più deboli?
“L’isola delle bestie” non è un corposo saggio giuridico, né sociologico o filosofico. Si presenta invece come un’agile raccolta di racconti e riflessioni, che aiutano il lettore a comprendere le contraddizioni che l’essere veterinario comporta e la complessità del mondo animale, umano e non.
Marco Verdone
L’isola delle bestie
Marotta&Cafiero editori
2015, pp. 124, € 10.
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L’antimafia dei fatti
E’ un impegno a 360° quello di Angela Napoli. Un impegno su più fronti, tutti legati dal filo rosso della lotta alle mafie, alla criminalità, alle illegalità che imbrigliano la sua terra, la Calabria, impedendole di crescere. E’ un impegno quotidiano, mai interrotto, da quando nel 1983 venne eletta al consiglio comunale di Taurianova: “iniziai da subito a combattere l’allora già vigente sistema di assistenzialismo, di clientelismo, di compromessi che, in alcuni casi, sfociavano anche con il potere mafioso”.
l libro-intervista, curato dal giornalista Orfeo Notaristefano, è una raccolta ragionata di materiali che testimoniano la determinazione dell’On. Napoli in ogni sede a favore della Calabria, della sua gente, dei suoi giovani. Contiene inoltre il manifesto dei valori dell’Associazione “Risveglio ideale”, fondata dalla Napoli.
Angela Napoli
L’antimafia dei fatti
Falco Editore
2014, pp. 314, € 17.
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I diritti lgbti in Italia
Odissea nei diritti lgbti in Italia. Diritti che non ci sono. O che talvolta ci sono, ma sempre accompagnati da un “ma”, un “però”, che ostacolano il pieno realizzarsi del principio costituzionale di eguaglianza. Attraverso una documentata analisi della società italiana ed europea, della giurisprudenza – che sempre più spesso apre qualche varco nonostante la miopia del legislatore – e del dibattito politico, i due giovani autori trattano le tematiche della discriminazione sul lavoro, del riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e della lotta all’omofobia.
“Che ancora oggi si continui ad appellarsi a una natura unica e immutabile è veramente incredibile. Su questo, e sulle tante intollerabili discriminazioni che ne sono derivate e ne derivano ci invita a riflettere questo libro” (dalla prefazione di Eva Cantarella).
Matteo Winkler e Gabriele Strazio
Il nostro viaggio. Odissea nei diritti lgbti in Italia
Mimesis
2015, pp. 160, € 14.
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Il Gallo siamo noi
“Viviana ha scelto la comunità di don Gallo, così come hanno fatto i suoi compagni di avventura in questo libro. Tutti figli/e del Gallo, come sono abituati a chiamarlo i suoi ragazzi, oggi adulti responsabili che tengono vivo il suo esempio. Questo non è un libro qualunque, è la dimostrazione più chiara di quanto gli insegnamenti di don Gallo siano stati essenziali, per Viviana e non solo per lei. Dal coraggio di affrontare la realtà, dura e non sempre giusta, al rispetto per se stessi e per chi ti sta vicino” (dalla prefazione di Vasco Rossi).
Viviana aveva ventisette anni quando bussò alla porta di don Gallo; trentasette chili, prosciugata dall’eroina. In due anni tutto è cambiato, grazie alla sua forza di volontà, alla passione per Vasco e soprattutto grazie all’aiuto del “Gallo” e dei suoi amici. Questa è la sua storia.
Viviana Correddu
Il Gallo siamo noi
Chiarelettere
2015, pp. 184, € 13.
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100287 km
100.287 sono i chilometri percorsi dalla Quarto Savona Quindici, che scortava il giudice Falcone in ogni suo spostamento. Una squadra di giovani, età media venticinque anni, che volontariamente scelsero di stare dalla parte di Giovanni, personalità a rischio, per la sua indefessa opera di contrasto alla mafia. Erano Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo, rimasti uccisi nella strage di Capaci. “Se questo libro contribuirà a formare coscienze critiche e libere, allora sarà un successo perché ci sarà una persona in più dalla parte giusta e una persona in meno dalla parte sbagliata”.
Alessandro Chiolo è nato e vive a Palermo dove insegna storia e filosofia nel liceo scientifico “N. Palmeri”. Quarto Savona Quindici è oggi un’Associazione, presieduta da Tina Montinaro, che fa girare ancora quel contachilometri. Il suo sito è www.quartosavonaquindici.com.
Alessandro Chiolo
Nome in codice: Quarto Savona 15
Km 100287 e oltre
Qanat
2015, pp. 140, € 15.
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Lo Stivale perduto
Già dal sommario si comprende perché Moroni racconta un’altra Italia. Nomi e cognomi. Giuristi, medici, giornalisti, imprenditori, magistrati che hanno fatto grande il nostro Paese, “ripescati dal sacco dell’oblio o dell’indifferenza popolare [poichè] nulla giustifica la sciagurata dissipazione di cospicue eredità morali e la frettolosa archiviazione di feconde lezioni intellettuali” (dall’introduzione dell’Autore).
“Lo Stivale perduto”, impreziosito dalla prefazione di Ferruccio Pinotti, si pone come ideale continuazione del precedente lavoro di Moroni, uscito nel 2010, “L’Italia che resiste”. In entrambi, non solo la rassegnata consapevolezza che a far grande il nostro Paese sia stata una minoranza di persone, ma anche la speranza che il ricordo e l’attualizzazione del loro pensiero possa contribuire, oggi, al cambiamento.
Francesco Moroni
Lo Stivale perduto.
Storie di un’altra Italia.
Effepi Libri
2015, pp. 184, € 12.
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