Piero Calamandrei
L’avvenire dei diritti di libertà
Pubblicato come prefazione al volume di Francesco Ruffini “Diritti di libertà” (1946), il saggio L’avvenire dei diritti di libertà di Piero Calamandrei – riproposto con l’Introduzione del prof. Enzo di Salvatore, professore di Diritto costituzionale presso l’Ateneo di Teramo – costituisce il riferimento fondamentale per la riflessione sul rapporto tra diritti e legalità e sul significato delle libertà, temi che avrebbero di lì a poco animato le discussioni in Assemblea costituente, nella quale lo stesso Calamandrei fu eletto per il Partito d’Azione. Attualissime le sue acute osservazioni sulla giustizia sociale, condizione di libertà individuale, sulla necessità che la democrazia sia, oltre che politica, anche economica e sociale, sullo stato di diritto. “La libertà – secondo Calamandrei – è come l’equilibrio atomico: basta che sia infranta in una persona, cioè in un atomo della società, perché da questa frattura infinitesima si sprigioni e si diffonda una forza distruttiva capace di sovvertire il mondo”.
Massimo Castoldi
Insegnare libertà. Storie di maestri antifascisti
La violenza fascista stravolse anche il mondo della scuola: durante il ventennio, infatti, moltissimi insegnanti furono costretti a lasciare l’insegnamento, inviati al confino o in campi di prigionia, alcuni trucidati nelle stragi nazi-fasciste. Protagonisti fin dall’Unità d’Italia nel processo di costruzione di una coscienza civile e nella promozione della conoscenza, i maestri furono da sempre consapevoli del proprio ruolo di operatori sociali ed educatori, non limitandosi, durante il ventennio, alla militanza politica, ma cercando di contrastare la dittatura anche, e soprattutto, sul piano culturale. Le dodici storie del libro di Massimo Castoldi, docente di Filologia italiana all’Università di Pavia, raccontano dell’impegno di altrettanti insegnanti, uomini e donne, che non si piegarono al fascismo, ma si ribellarono coraggiosamente, impartendo una lezione di vera resistenza civile e opponendo al modello della scuola di regime valori alternativi, quali la solidarietà, la libertà e la fratellanza.
Salvatore Palidda (a cura di)
Resistenze
Resistenze. Resistenze ai disastri sanitari, ambientali ed economici del Mediterraneo. Un libro necessario, quello curato da Salvatore Palidda e impreziosito da numerosi contributi di studiosi e ricercatori, che aiuta a concentrare l’attenzione sui crimini che, pur provocando ogni anno milioni di morti, vengono puntualmente rimossi dalla retorica securitaria neoliberista, preoccupata a far credere che gli unici nemici siano i terrorismi e le migrazioni. Un libro-appello, che auspica l’alleanza dei lavoratori e degli abitanti vittime di disastri e schiavitù, con le diverse agenzie di prevenzione e controllo, tra cui le polizie e la magistratura, e si pone come “strumento per acquisire consapevolezza dei rischi sanitari, ambientali ed economici al fine di trovare le possibilità e capacità di agire collettivamente per tutelarsi. […] L’unica prospettiva possibile sta nel riuscire a costruire la capacità dei terrestri di condividere il terreno della vita, ossia ciò da cui tutti gli umani dipendono”.
Carlo Scovino
Questo odio non ti somiglia
“La dichiarazione pubblica del proprio orientamento sessuale da parte di poliziotti/e e militari può provocare ostilità, paura e condanna (e quella non verbale ferisce ancora di più), e questo può avere gravi ripercussioni sul piano della salute mentale, come testimoniato dalle innumerevoli ricerche effettuate in questo campo” (dalla Prefazione del Presidente della Società Italiana di Psichiatria Claudio Mencacci).
Unico nel suo genere, questo ampio e documentato studio di Carlo Scovino – docente a contratto all’Università di Milano, pedagogista e formatore – indaga la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici in divisa che, a causa del loro orientamento sessuale, subiscono discriminazioni, divenendo bersaglio dei colleghi e, talvolta, delle stesse Amministrazioni per le quali prestano servizio. Il volume – che ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International – è arricchito dalle testimonianze che l’Autore ha raccolto da alcuni soci di Polis Aperta, l’associazione italiana LGBT di appartenenti alle forze armate e alle forze dell’ordine.
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