12 dicembre 1969: una bomba esplode a Milano, in Piazza Fontana, causando oltre 80 feriti e 17 morti. Un giudice, che continua ad indagare, anche dopo la sentenza della Cassazione, come studioso di un pezzo “maledetto” della storia d’Italia e come cittadino. Che vuole giustizia e verità. Perché certi eventi restano dentro, non si dimenticano, nemmeno dopo l’ultimo grado di giudizio. Una contro-inchiesta di Guido Salvini – giudice istruttore che ha condotto l’ultima istruttoria su Piazza Fontana – durata dieci anni, con vecchie e nuove fonti, nuove piste, che hanno dato vita a una narrazione avvincente, ricca di elementi inediti, non risparmiando nemmeno critiche a una parte della magistratura.
“Se un nuovo processo venisse celebrato oggi, con i dati contenuti in questo libro, è probabile che i responsabili della strage di Piazza Fontana avrebbero quasi tutti un nome”.
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