Quali sono le normative e le disposizioni che regolano la materia tatuaggi per gli appartenenti alle Forze dell’ordine e del Comparto Sicurezza e Difesa in generale?
In riferimento all’accesso nei ruoli della Polizia di Stato, il decreto ministeriale 30 giugno 2003, n. 198 tipizza tra le cause di non idoneità la presenza di tatuaggi sulle parti del corpo non coperte dall’uniforme, o che, per la loro sede o natura, siano deturpanti o, per il loro contenuto, siano indice di personalità abnorme (Riforma della sentenza del Tar Lazio, Roma, sez. I ter, n. 7448/2008).
Al riguardo, il Consiglio di Stato (Sezione 6^) con la sentenza n. 02950/2010 del 13 maggio 2010 ha affrontato la questione relativa alla applicabilità del decreto ministeriale n. 198 del 2003, tab. 1, punto 2,, lett. b, laddove, nel tipizzare le cause di non idoneità per l’ammissione ai concorsi, ha riguardo ai “tatuaggi sulle parti del corpo non coperte dall’uniforme, o quando, per la loro sede o natura, siano deturpanti o per il loro contenuto siano indice di personalità abnorme...”.
Il collegio ha affermato il principio che la sussistenza della causa di non idoneità non possa desumersi dal mero riscontro del tatuaggio, dovendo l’Amministrazione valutare la visibilità dello stesso.
Più nel dettaglio, se è vero che con il decreto ministeriale 30 giugno 2003, n. 198, si è inteso introdurre in materia un maggior rigore espressamente aggiungendo l’ulteriore previsione ostativa alla idoneità costituita dalla “presenza del tatuaggio sulle parti del corpo non coperte dall’uniforme”, è vero anche che - in specie laddove il tatuaggio non assuma (come è scontato nel caso di specie) alcuna attitudine deturpante ne alcuna idoneità a costituire indice di personalità abnorme - la visibilità del tatuaggio deve presentare una certa evidenza, non potendo lo stesso in alcun modo essere coperto indossando la divisa o in altro modo.
E’ quanto non può sostenersi nel caso di piccoli dimensioni del tatuaggio e dal fatto di essere destinato ad essere addirittura del tutto coperto dall’ordinaria uniforme.
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