È stato firmato il nuovo contratto dei Vigili del Fuoco per il triennio 2016-2018. “Dopo oltre otto anni di vacanza contrattuale, anche questo delicato settore del pubblico impiego, strategico nel quadro della sicurezza, raggiunge un importante traguardo molto atteso da tutto il personale – si legge in una nota – Gli incrementi retributivi derivanti dal nuovo accordo, pari al 3,48%, in linea con gli altri Comparti pubblici, porteranno ai Vigili del Fuoco in busta paga oltre 84 euro mensili in media”. Inoltre ci sarà un incremento della retribuzione accessoria.
Cgil, Cisl e Uil hanno espresso soddisfazione. Ma Antonio Brizzi del sindacato Conapo smentisce le cifre, spiegando che “sarà necessaria una ulteriore firma, per la quale abbiamo sin da subito espresso le nostre riserve se non avverranno le giuste modifiche in favore di chi nel Corpo rischia la vita”. Il segretario generale invece apprezza lo stralcio dall’accordo “della parte relativa alla distribuzione degli 87 milioni di euro” che il governo ha destinato, nell’ambito del riordino delle carriere, al Corpo. La parte stralciata “prevedeva di destinare parte di quei fondi agli impiegati del Corpo corrispondendo loro aumenti superiori al resto del pubblico impiego, in alcuni casi anche superiori al personale operativo, mentre il personale in divisa non recupera nemmeno il 30% del grave divario retributivo esistente con gli altri Corpi. Sarebbe stato un grave affronto e chiediamo che i ministri Minniti e Madia modifichino quelle bozze”, dice Brizzi.
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