A margine del giuramento dei 405 allievi agenti della scuola di Trieste, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha detto parole che lo confermano 'poliziotto tra i poliziotti' e di cui apprezziamo il contenuto. In particolare sottoscriviamo la sua denuncia quando evidenzia come la Polizia di Stato soffra oggi per un 'organico ai limiti storici e vecchio. Ne riconosciamo la schiettezza quando parla di un piano per rigenerare la nostra Amministrazione, falcidiata dal blocco del turnover.
Sosteniamo il capo della Polizia nel momento in cui suggella il patto che abbiamo stretto con tutti i cittadini nel momento in cui abbiamo giurato fedeltà; quel patto che ci vede autorità sì ma al servizio del Paese.
Il riconoscimento del ruolo della Polizia di Stato e delle Forze dell’ordine che in questi ultimi anni ci è riservato dai cittadini è un’apertura di credito al nostro impegno, al nostro lavoro, alla nostra missione quale baluardo a difesa dei cittadini e delle libertà costituzionali proprio in un momento in cui al bisogno impellente di maggiore sicurezza sembra più facile rispondere con effimere chimere, figlie di una sottocultura del disimpegno e della mancanza di assunzione di responsabilità.
Il nostro servizio ai cittadini e al Paese passa anche attraverso una sempre più efficace ed effettiva presenza sul territorio; per questo ci auguriamo prosegua l’opera di rigenerazione della nostra Amministrazione visto che entro aprile 2019 usciranno dalle scuole quasi tremila ragazzi.
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