“AAcab Sbirri morti”, è il testo della scritta apparsa nei giorni scorsi sulla parete di uno stabile di edilizia popolare, in via Serra a Bologna. Il secondo episodio a distanza di una settimana. Altre scritte contro la Polizia, infatti, erano apparse in riferimento all’agente che si era tolto la vita in Questura.
Questi sono i risultati di gravissime devianze e ci dimostrano che il pregiudizio contro chi veste una divisa rischia di essere spesso preludio di cruda violenza, soprattutto quando chi compie questi gesti ha la percezione di restare impunito, qui si inneggia alla morte di uomini ancora prima che di poliziotti.
Accogliamo favorevolmente quanto annunciato dall’assessore alla Cultura del Comune di Bologna, ovvero che proporrà all’Ente di costituirsi parte civile contro l’autore. Noi faremo lo stesso, presentando subito una querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna.
Come Sap abbiamo sempre denunciato chiunque irridesse e offendesse la memoria e la dignità dei colleghi e continueremo a farlo. Affinché questi casi non trovino legittimazione alcuna, è importante dissociarsi e denunciare l’accaduto. Chi non lo fa è ignavo e complice.
Ci augurano la morte ma noi rispondiamo con una denuncia. E’ ora che paghino tutti coloro che non hanno rispetto né per la vita né per le Istituzioni.
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