Da ottobre il confine di Ventimiglia è sostanzialmente scoperto perché il Viminale ha disposto la smobilitazione del personale del Reparto Mobile di Genova, impiegato lì da tempo per il problema immigrazione. Operatori che sono stati spostati a Claviére, in Piemonte, a seguito dei noti problemi insorti in quel confine francese.
Per tamponare una falla se ne crea dunque un'altra. Ci sono 400 migranti ospitati nel parco ferroviario di Roia a Ventimiglia, una media di 40 respingimenti al giorno che aumentano ogni fine settimana. La mole di lavoro della questura di Imperia, della frontiera terrestre e del locale commissariato oltre agli uomini delle Forze dell'ordine impegnati era già al limite, senza il supporto del personale del Reparto Mobile rischiamo il collasso operativo e non saremo in grado di affrontare nuove emergenze.
Al governo chiediamo ancora una volta una parola chiara e definitiva sulle nuove assunzioni di personale e sulle risorse previste. Chiediamo soprattutto, come stiamo facendo da mesi, di agire subito per dare una boccata di ossigeno ai nostri organici in sofferenza sbloccando il decreto, approntato e finanziato dal precedente esecutivo, relativo allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi per agenti in atto.
Il rischio concreto, invece, è che fino al 2019 non ci saranno nuove procedure di selezione per le assunzioni e che, con i consueti pensionamenti di fine anno, andremo in asfissia mortale di uomini
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Polizia e sicurezza. Il Silp-Cgil sfida il governo del “cambianiente”
Al momento il ‘governo del cambiamento’ si sta rivelando, per quel che riguarda la sicurezza, il governo del ‘cambianiente’. I rinforzi promessi nella nostra provincia, che si completeranno solo nei prossimi mesi, sono di gran lunga inferiori rispetto ai pensionamenti già previsti.
Con grande entusiasmo abbiamo accolto 20 agenti promessi a febbraio 2018 suddivisi in tre assegnazioni annunciate per aprile, ottobre e l’inizio del 2019, per poi verificare che il numero di pensionamenti richiesti supera quasi di una volta e mezzo i nuovi innesti. Tutto questo inserito in un contesto, quello della legge di bilancio, che non prevede risorse e novità per i poliziotti, nonostante le promesse e gli annunci.
Le risorse previste dal governo nella legge di bilancio sono sostanzialmente in continuità col passato e per quel che riguarda le assunzioni si riparte dalle 7.500 nuove unità nel triennio già programmate e finanziate dalla vecchia manovra. Non solo, per il nostro contratto di lavoro, che scade a fine anno, gli stanziamenti previsti, che vanno da 1.100 milioni nel 2019, 1.425 milioni nel 2020 fino a 1.775 milioni nel 2021, permetteranno un modesto incremento stipendiale pari a 31 euro lordi per il prossimo anno che di fatto si tradurranno in 15,20 euro netti. Una miseria e un affronto intollerabili.
Anche per quel che riguarda il riordino interno delle carriere, che dovrebbe servire a migliorare l’efficienza degli apparati, sono previsti appena 70 milioni di euro che si sommano ai 20 milioni. Cifre irrisorie.
Questi sono i motivi per cui la manovra si deve e si può cambiare in Parlamento. Iniziamo dunque un percorso di mobilitazione che coinvolge anche il nostro territorio con l’obiettivo di sensibilizzare i parlamentari locali e l’opinione pubblica”.
Enrico Vincenzi
Segretario prov. Silp-Cgil - Ferrara
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