Il proficuo incontro che abbiamo avuto a dicembre scorso con il ministro Salvini, alla presenza anche dei vertici del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, ci ha dato conferma della disponibilità del governo a spendersi per rispondere il più concretamente possibile alle istanze che abbiamo ribadito ancora una volta nel corso della riunione, così da mettere le Forze dell’ordine in condizione di operare più efficacemente possibile garantendo anche il rispetto della loro dignità umana e professionale.
Abbiamo stabilito alcune priorità ma gli impegni assunti riguardano sia quanto urge nella quotidianità che gli interventi necessari per l’assetto organizzativo e funzionale che in prospettiva bisogna raggiungere. Le cose da fare sono tante, tanto ciò di cui abbiamo bisogno in termini di mezzi e dotazioni, tanto ciò che serve per garantirci i numeri che ancora ci mancano. E a questo proposito abbiamo rilanciato con forza la nostra proposta di consentire ai cittadini di destinare il 5 e l’8 per mille alle Forze di polizia. Una cosa che non graverebbe in alcun modo sulle tasche degli italiani i quali, piuttosto, senza sacrifici aggiuntivi potrebbero contribuire a sostenere un Comparto che è un vanto per il Paese nonostante tutte le difficoltà con cui si devono fare i conti, e per il quale un tale apporto sarebbe un’autentica boccata d’ossigeno.
Questa proposta è perfettamente in linea con lo spirito delle previsioni già esistenti, dal momento che il contribuente può scegliere di destinare l’8 per mille allo Stato a scopi di interesse sociale, e non ci viene in mente maggiore interesse sociale, anzi diritto dei cittadini, di quello alla sicurezza. Un bisogno che la gente manifesta sempre di più, volendo vedere donne e uomini in divisa nelle strade, fra le case, accanto alle scuole e agli esercizi commerciali, e volendo poter contare su tutte quelle attività tecnico operative meno visibili ma che assicurano la sopravvivenza dell’assetto democratico e la legalità nel Paese, tenendolo al riparo da ogni tipo di minaccia incombente e consentendogli di cercare migliori strade per il suo sviluppo. In un momento in cui la situazione finanziaria è comunque non felice siamo assolutamente certi che i cittadini vorrebbero poter fare la propria parte per sostenerci, senza che questo abbia un costo ulteriore per loro, perché sappiamo che ci riconoscono gli sforzi e i sacrifici che compiamo per assolvere ai nostri doveri, e comprendono che si tratta di contribuire a farci ottenere mezzi che ci consentano di lavorare sempre meglio per loro.
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