Grande successo in termini di partecipazione dei colleghi e relatori di assoluto livello per il convegno professionale sugli elementi di rischio relativi alla nuova legge sulla legittima difesa organizzato a Roma dal Silp Cgil.
Il pericolo è una maggiore diffusione delle armi senza un'istruttoria più efficace sul rilascio dei permessi, e di un incremento degli omicidi, in cui le vittime non sono i rapinatori ma gli stessi rapinati.
Ricordo un dato, nel 2017 abbiamo avuto 71 suicidi e omicidi legati ad armi legalmente detenute, 17 incidenti mortali di caccia e solo due morti per rapina. Mi chiedo se non sia un errore culturale e una miopia politica che condurrà a maggiori incidenti e problemi per i cittadini.
Non riusciamo a comprendere perché ci sia la necessità di modificare per la terza volta, dopo il 2006 e 2017 una norma che in Europa ha i più bassi limiti di punibilità. Tra l'altro siamo già il Paese più permissivo nei casi di eccesso di legittima difesa e nella stragrande maggioranza dei casi gli imputati sono stati assolti.
Andrebbero selezionati più efficacemente i possessori di armi con un'istruttoria che verifichi quanto dichiarato dal richiedente rispetto allo scopo del porto d'armi. O rischiamo che con una maggiore diffusione delle armi da fuoco, come accade già in altri Paesi con più armi in circolazione, i livelli di violenza siano più alti.
I ladri si attrezzano, perché sanno che possono entrare in una casa in cui ci sono delle armi e leggi che permettono di usarle in maniera più facilitata.
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