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Giugno-Luglio/2019 - Panorama sindacale
Siulp
Appello a Salvini: "Servono scelte definitive, il sistema sicurezza della provincia rischia di collassare"
di La Segreteria prov.le Siulp - Pesaro Urbino

In pochi mesi nella nostra provincia si sono registrati ben tre omicidi, tra i quali quello di un parente di un collaboratore di giustizia, tre tentati omicidi e varie rapine. Fatti gravi che per la nostra realtà rappresentano una drammatica novità e che, a prescindere dai dati generali sull’andamento dei reati, hanno notevolmente accresciuto il senso d’insicurezza di tutti i cittadini.
Le risposte delle forze di polizia sono state immediate e hanno portato a risultati eccezionali ma la professionalità, l’impegno e il sacrificio di tutti gli operatori non potranno continuare a sopperire alla grave carenza degli organici e al continuo innalzamento dell’età media del personale. Praticamente alcuni Uffici nei prossimi mesi saranno azzerati. Solo per fare un esempio, il Commissariato di Fano perderà ben cinque tra Ispettori e Sovrintendenti, un colpo durissimo all’attività operativa e investigativa.
Alcuni giorni fa, in occasione di un grave incidente stradale verificatosi sulla statale Adriatica, per rilevare l’incidente sono stati richiamati da casa dei colleghi perché non vi era nessuna pattuglia della Polizia Stradale della provincia in servizio sulle strade ordinarie. Pesaro, Fano e Urbino, le tre principali città della provincia, da anni aspettano risposte concrete su temi legati alla sicurezza.
E’ da più di venti anni che si parla della nuova Questura di Pesaro: si è individuata, pur di risolvere il problema, una soluzione tampone che rischia di aumentare anziché risolvere i problemi già esistenti, come da tempo denunciamo sia come Siulp provinciale sia nazionale. Chiediamo ancora una volta al Ministro di valutare, con i competenti uffici ministeriali, se l’accordo firmato e tuttora condiviso dai nostri vertici istituzionali locali e dal sindaco di Pesaro per la sede dell’ex Intendenza di Finanza rispetti tutte le prescrizioni e le norme di sicurezza richieste anche dalla particolare situazione di allarme terrorismo internazionale, prima che siano definitivamente investite importanti risorse economiche.
Il Commissariato di Fano, nonostante circostanziate richieste della Prefettura, di amministratori e politici locali e del Siulp, non è ancora stato innalzato di livello, come richiederebbe una realtà come quella fanese, sia in termini di popolazione e territorio sia in relazione ai numerosi sequestri di beni ad associazioni criminali di stampo mafioso che proiettano la provincia di Fano al primo posto nella Regione.
Anche per la sede del Commissariato di Urbino, oramai da più di un decennio, non si è ancora trovata una soluzione: l’attuale stabile è fatiscente e completamente inadeguato con il risultato di penalizzare fortemente sia l’attività dei colleghi sia la fruizione dei servizi da parte dei cittadini.
La stagione estiva è alle porte, come sempre i nostri territori registreranno un forte aumento della popolazione e alle forze di polizia saranno chiesti ulteriori sforzi. Servono assegnazioni di personale, scelte definitive e soluzioni efficaci per le sedi della Questura e dei Commissariati, altrimenti il sistema sicurezza della nostra provincia rischia veramente di collassare.

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