“Dopo i gravi fatti di cronaca che hanno riguardato molte città italiane, a partire da Napoli, cresce la percezione di insicurezza del Paese. I rinforzi di organico promessi dal ministro Salvini sono solo sulla carta.
Mancano anche risposte in materia di contratto e riordino. Non basta indossare la nostra divisa e darci pacche sulle spalle per essere davvero dalla nostra parte”.
Carenza di personale, elevato numero di pensionamenti nei prossimi anni, mancanza del rinnovo contrattuale, penuria di vestiario, veicoli e attrezzature informatiche, oltre alla preoccupazione per l'apertura del centro per i rimpatri, che sarà di difficile gestione senza l'arrivo di rinforzi. Queste le doglianze espresse dal Silp Cgil di Modena con una lettera al ministro dell'Interno Matteo Salvini, firmata dal segretario provinciale Vincenzo Palladino. Il sindacato rileva che la provincia di Modena "ospita realtà economiche di livello e visibilità internazionale", come la Ferrari o il comparto ceramico, ed è spesso sede di "eventi e manifestazioni di carattere nazionale e internazionale" in ambito culturale, politico e sportivo.
La provincia di Modena, inoltre, ospita "una numerosa presenza di cittadini stranieri, il cui numero è paragonabile a province con numero di abitanti nettamente superiore", il che richiede "uno sforzo nella gestione assolutamente di prim'ordine". Per questo Modena ha bisogno di una "presenza di operatori della Polizia di Stato sempre più qualificati e rispondenti alle specifiche esigenze". Invece, denuncia il Silp, "ci si ritrova a fare i conti con il continuo calo degli organici a livello provinciale, circa 90 unità negli ultimi 13 anni, il quale ha comportato nel tempo sempre maggiori sacrifici da parte degli operatori in termini di servizi e incarichi da ricoprire, a scapito della qualità della sicurezza offerta alla comunità, sia in termini di controllo del territorio sia di gestione dell'ordine pubblico".
A questa situazione si aggiunge poi la "preoccupazione per l'apertura del Centro per i rimpatri" previsto dal decreto Salvini, che "causerebbe un ulteriore aggravio di responsabilità e compiti sulla Polizia di Modena, qualora non fosse assegnato un congruo numero di poliziotti per la gestione del Centro, per tutte le attività burocratiche connesse e per le attività di ordine pubblico necessarie a contrastare i movimenti di protesta, già annunciati dalle associazioni in disaccordo e dai diversi e numerosi gruppi antagonisti presenti". La carenza di personale, continua il Silp, riguarda tra l'altro "anche gli uffici investigativi, con una notevole ripercussione nella qualità e nell'efficienza dell'attività di intelligence su un territorio che inevitabilmente finisce per attrarre fenomeni criminosi di svariata natura e forma, il cui contrasto è assolutamente indispensabile". Secondo il sindacato, dunque, alla provincia di Modena "da troppo tempo non è rivolta l'attenzione che merita" da parte del ministero. Per il Silp Cgil di Modena, dunque, "la soluzione, per quanto complessa e sicuramente non di immediata realizzazione, passa attraverso la consapevolezza che queste criticità vadano assolutamente affrontante in modo diretto e preciso, così da poter finalmente raggiungere il corretto standard di sicurezza che la Polizia è sempre stata in grado di dimostrare".
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