Controllo dei canali d’informazione e riforme costituzionali ad hoc per conservare il potere. Il sistema politico di Viktor Orban dovrebbe suscitare diffidenza tra le democrazie occidentali ma in una Unione sempre più spostata a destra l’Ungheria sta diventando un modello da seguire; con qualche interrogativo in politica estera

Le immagini in cui Ilaria Salis appariva in tribunale in catene e tenuta al guinzaglio dalla polizia penitenziaria mentre veniva portata davanti al giudice nelle prime udienze ha fatto molto scalpore anche oltre i confini italiani, poiché evidentemente non tutti avevano contezza della presenza all’interno dell’Unione Europea di Stati capaci di mostrare un trattamento così degradante della dignità umana.
Al netto del trattamento umiliante riservato alla nostra concittadina, c’è un tema più generale riguardante lo stato complessivo della democrazia in Ungheria, Paese membro dell’UE che, non a caso, è stato oggetto più volte di procedure di infrazione per la violazione di diverse disposizioni di diritto dell’Unione Europea.

Un sistema di potere “neo-feudale”
Il sistema politico ungherese vede al potere da ben 14 anni Viktor Mihály Orbán, avvocato e politico, già Primo ministro tra il 1998 ed il 2002, divenuto ormai una sorta di monarca in grado di plasmare a tal punto il suo Paese da farlo apparire oggi alla stregua di un sistema neo-feudale, in grado di garantirgli il controllo capillare di quasi ogni aspetto della vita quotidiana della società.
Sul piano interno sono due gli strumenti principali che hanno permesso ad Orbán di consolidare con tanta efficacia il proprio potere: il controllo dei media e le riforme costituzionali. Il primo l’ha ottenuto grazie alla riforma del 2010 che consegnava al governo direttamente o indirettamente l’80 per cento dei canali di informazione; il secondo per mezzo della nuova legge elettorale del 2012 che sembra cucita addosso al suo partito, Fidesz, e che da 10 anni gli assicura più dei due terzi dei seggi nell’Assemblea Nazionale consentendogli di approvare riforme costituzionali senza bisogno di alleanze.
La situazione della libertà di stampa e dei media in Ungheria ha cominciato a degenerare in maniera marcata a partire dalla fine del primo decennio del 2000, in concomitanza con la svolta illiberale di ……

di Adriano Manna