Nei giorni scorsi la professoressa Francesca Rescigno, associata di diritto pubblico all’Università di Bologna ha ricevuto un messaggio intimidatorio ad opera di ignoti; nella busta, anche la zampetta di una volpe.
Le minacce (“Rescigno hai già perso. Ora vattene dal Dipartimento, puoi farti male…”) sono giunte in una busta recapitata nella cassetta postale ubicata nella sede del suo dipartimento, in occasione del concorso da professore ordinario, cui la docente ha partecipato.
L’attività didattica e di ricerca della professoressa è da sempre condotta, oltre che con estremo rigore scientifico, anche con autentica passione civile che l’ha portata ad essere in prima fila nella difesa dei diritti dei più deboli, umani e non umani, senza timore di schierarsi apertamente e approfondire temi di nicchia. Filo conduttore delle sue ricerche è il principio di eguaglianza, sancito dall’art. 3 della Costituzione.
Numerose le attestazioni di solidarietà ad opera di studenti e studentesse della professoressa; ad oggi, invece, ancora nessun comunicato dai vertici dell’Ateneo e del Dipartimento.
Il Direttore e la Redazione di “Polizia e Democrazia” esprimono la loro solidarietà e vicinanza alla docente, amica della Rivista, auspicando che le indagini in corso possano giungere al più presto all’individuazione degli autori del vile gesto.
Roma, 26/06/2023