Dall’avvento del new age ai fatti di Altavilla, il fenomeno del settarismo in Italia non gode di una adeguata attenzione, né scientifica né legislativa; eppure la diffusione delle psicosette, dai santoni ai “venditori di successo”, è in forte crescita e genera un discreto allarme sociale. Ne abbiamo parlato con il criminologo Francesco Paolo Esposito
Altavilla Milicia, 2024. Giovanni Barreca con l’aiuto della figlia 17enne uccide la moglie e i due figli; dietro gli omicidi il possibile collegamento a una comunità di fanatici religiosi e al satanismo. Parlare di satanismo in Italia però è uno degli argomenti più difficili, non si può dire nulla di certo. Non ci sono inchieste, non ci sono indagini e non ci sono dati. L’ultimo dossier sulle sette sataniche risale al 1998. Anche il caso delle Bestie di Satana, tra i più noti della cronaca degli anni Novanta, pone all’analisi non pochi dubbi sulla sua inclinazione satanica.
Quello che sappiamo è che in Italia sono in continuo aumento le sette legate a religioni alternative (sataniche o meno) ma soprattutto le “psicosette”, che si presentano come gruppi di studio che insegnano a potenziare la mente, ma poi nei fatti hanno l’obiettivo di manipolare i seguaci per i propri fini. Temi scottanti, attualissimi, eppure ignorati o sottovalutati.
Francesco Paolo Esposito, criminologo, compaesano e coetaneo delle Bestie di Satana, per due anni si è infiltrato in gruppi settari per studiarne il comportamento e in quest’intervista ci dimostra la complessità del fenomeno.
Perché ha iniziato a studiare il fenomeno settario?
Si può dire che nell’argomento ci sono inciampato: per motivi di zona, di frequenza diretta e per passione per le indagini fatte sul campo. Da giovane frequentavo le stesse discoteche delle Bestie di Satana, avevo la stessa età dei protagonisti, studiavo giurisprudenza quando si scoprirono i primi omicidi e la……
di Vanessa Fieschi