I tagli ai bilanci alla spesa pubblica costringono le Forze dell’Ordine a riconsiderare i pol-prox. Soluzione desueta o ancora necessaria?
Anno 2000, notte tra sabato 15 e domenica 16 aprile, quartiere di Lille Sud. Ryad Hamlaoui viene ucciso da un colpo di pistola sparato da un agente della Police Nationale in servizio di police de proximité. La morte del venticinquenne algerino innesca un polemico dibattito sulla polizia di prossimità, accusata di aver aumentato le tensioni fra i pol-prox ed i cittadini.
Police de proximitè. I prodromi di tale servizio si ritrovano agli inizi degli anni Ottanta, quando, dopo la stesura del Rapport de la Commisione des maires sur la sécurité, più noto come Rapport Bonnemaison (dal nome del suo presidente, il socialista Gilbert Bonnemaison), venne dato impulso, a Bordeaux ed a Toulouse, all’ilotage, tecnica di sorveglianza della pubblica via attuata attraverso una regolare e visibile presenza degli ilotiers (poliziotti di quartiere in italiano). Con l’arrivo, nel 1997, di Jean Pierre Chevénement al ministero dell’Interno, l’ilotage si trasforma nella police au quotidien e, quasi subito dopo, nella police de proximité, basata su quattro punti cardini: attenzione ai cittadini ed alle loro attese nel campo della sicurezza, costante collaborazione tra Forze dell’Ordine e collettività urbana, maggiore localizzazione dei servizi ed impiego prioritario dei pol-prox.
Community policing. La base della police de proximité. simile, ma non uguale, al community policing, sistema applicato soprattutto nei Paesi di cultura anglosassone (in modo particolare Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti), visto che può farsi risalire ai principi ispiratori del primo corpo di polizia inglese ideato nel 1829 da Robert Peel. I quattro punti sui quali è organizzata la polizia comunitaria sono la prevenzione della criminalità esercitata dalla collettività locale, la repressione come attività secondaria per le Forze dell’Ordine, la partecipazione dei cittadini alla pianificazione ed alla supervisione delle funzioni poliziesche, l’ulteriore responsabilizzazione dei gradi inferiori. L’enfatizzazione del ruolo dei cittadini si caratterizza anche attraverso l’organizzazione dei neighborhood watch groups, cioè gruppi di cittadini volontari, coordinati dai corpi di Polizia, per una forma di controllo sociale strutturato sulla vigilanza nell’ambito del quartiere.
Antonio Mazzei