Riportiamo un breve estratto e rimandiamo il lettore all’articolo pubblicato da Luigi Mastrodonato su Internazionale lo scorso 14 marzo. Hanno partecipato Orlando Botti, Michele Di Giorgio, Mario Bruno Piras e Michele Turazza
Quando nel 2015 Orlando Botti si è messo in viaggio per Ferrara erano passati dieci anni esatti dalla morte di Federico Aldrovandi. Botti, che vive a Imperia e oggi ha 77 anni, voleva essere presente nella città emiliana per il decimo anniversario di quel 17 settembre 2005, giorno in cui Aldrovandi, che aveva 18 anni, era stato brutalmente ucciso da alcuni agenti di polizia durante un controllo in strada. Botti aveva preso a cuore la storia fin da subito, instaurando un rapporto di amicizia con i genitori di Aldrovandi.
Botti ha lavorato nella polizia dal 1966 al 1996, arrivando a ricoprire la posizione di ispettore capo. Negli anni settanta aveva cominciato a incontrarsi di nascosto con alcuni colleghi, tra cui degli ex partigiani, per immaginare una polizia diversa: sindacalizzata, smilitarizzata e democratica, in cui non ci fosse spazio per i metodi brutali e violenti. Le loro battaglie nel corso degli anni sono andate perse, ma Botti e pochi altri hanno continuato a denunciare i malfunzionamenti del sistema. Prima da poliziotti, poi da pensionati.
“Quando è stato ucciso Aldrovandi molti agenti e funzionari di polizia hanno sostenuto i colleghi indagati e poi condannati. Ci sono stati anche presidi in loro solidarietà”, racconta al telefono Botti. “Lo stesso succede ogni volta che emergono nuove storie di abusi compiuti da chi indossa la divisa, è una difesa di tipo corporativo. È la dimostrazione che le battaglie del nostro movimento sono andate perse”.
Il movimento dei carbonari
All’inizio degli anni settanta la fiducia degli italiani nelle forze di polizia era ai minimi storici. Dopo la caduta del fascismo c’era stata una parziale epurazione dei vertici dell’istituzione, ma quasi subito le persone rimosse erano tornate al loro posto. La polizia era caratterizzata da autoritarismo e violenza. Nel 1950…
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