La tragedia di Magdeburgo e il profilo insolito dell’attentatore non sono un caso isolato. Nell’odierna società “post-fordista”, sempre più condizionata dalla tecnologia e dalla comunicazione virtuale, l’atomizzazione sociale può produrre una nuova e imprevedibile rabbia sociale nelle nuove generazioni. Una riflessione sulle trasformazioni della violenza politica contemporanea
L’attentato compiuto a Magdeburgo lo scorso 21 dicembre dal saudita Taleb Al Abdulmohnsen, in cui hanno perso la vita sei persone, stimola alcune riflessioni sulle trasformazioni della violenza politica contemporanea. La canea antiimmigrati che si è levata immediatamente dopo l’attentato, si mostra, oltre che inopportuna, anche immotivata, in quanto priva di un’analisi approfondita del fenomeno. In primo luogo, perché non esiste una correlazione lineare tra l’etnia e il terrorismo. Non parliamo solo di ieri, con italiani, irlandesi e tedeschi che si distinsero per la creazione di formazioni armate come le Brigate Rosse, l’IRA e la Baader Meinhof. Parliamo anche del contesto contemporaneo, con molti europei di origine autoctona pronti a ingrossare le file dei Foreign fighters che si uniscono all’ISIS balzati alla ribalta delle cronache giornalistiche e dei procedimenti giudiziari. Tim Mc Veigh, condannato per l’attentato di Oklahoma City del 2015, era uno statunitense WASP (bianco, anglosassone, protestante, n.d.r.), ex-ufficiale dell’esercito.
Inoltre, il profilo dell’attentatore ci racconta di un saudita ateo, anti-wahabita, antislamico, nonché medico e psichiatra, quindi in possesso di risorse relazionali e simboliche cospicue, il quale, preso da un raptus di follia, ha causato la morte assurda di persone innocenti. Niente a che vedere col classico profilo criminale di persone economicamente e socialmente marginali. Qualcosa di simile si era già visto nel novembre 2015, quando, in occasione dell’attentato al Bataclan, era emerso che una delle attentatrici, fino a prima di convertirsi all’islamismo radicale, era una ragazza di classe media, con tanto di profilo Facebook corredato di foto e commenti ammiccati fino a……