A cura di Michele Turazza.
Federica Angeli – Gli orrori della caserma Levante
Baldini+Castoldi, 2023, pp. 270, € 20.
Un’indagine complessa su droga, violenze, prevaricazioni, abuso della propria autorità, soprusi e depistaggi iniziata appena prima del lockdown del 2020 e condotta da agenti e ufficiali della Guardia di Finanza e della Polizia municipale di Piacenza, coordinati dalla locale Procura della Repubblica. Rimarrebbe una delle tante inchieste sul malaffare, sull’intreccio malato tra pubblici poteri e delinquenza, se non fosse per il fatto che gli autori di queste deplorevoli condotte erano proprio coloro che avrebbero dovuto reprimerle, coloro ai quali i cittadini si rivolgono fiduciosi per ottenere ascolto e protezione. Gli indagati, alcuni carabinieri appartenenti alla famigerata Caserma “Levante” di Piacenza, l’hanno resa, per anni, anziché presidio di legalità, squallido teatro di “un mondo capovolto, dove la divisa diventa strumento di ricatto e il senso dello Stato latita […], un sistema in cui le regole non valgono per tutti, e anzi le si guarda con indifferenza” (dal risvolto di copertina).
Avvalendosi di fonti di prima mano, atti giudiziari, interviste ai difensori degli imputati, Francesca Angeli – giornalista di nera e giudiziaria per “la Repubblica” che da oltre dieci anni vive sotto scorta per le sue inchieste sulla criminalità organizzata di Ostia – ricostruisce le dinamiche perverse di questa caserma degli orrori, addirittura posta sotto sequestro, un ambiente dominato da personaggi indegni della divisa che indossano, allergici alle leggi e con l’ossessione dei risultati a ogni costo.
Alessandra Ballerini – La vita ti sia lieve. Storie di migranti e altri esclusi
Zolfo Editore, 2023, pp. 242, € 17.
“Carlos è stato il mio primo cliente. Circa quindici anni fa si è presentato per caso nel mio vecchio studio, una stanza divisa con altri due avvocati nel centro storico di Genova. […] resta senza permesso di soggiorno: lavora in nero e aspetta una sanatoria”.
Storie come questa sono il pane quotidiano di Alessandra Ballerini. È avvocata, specializzata in diritti umani, ha assistito le parti civili in alcuni processi sui naufragi nel Mediterraneo, presentando svariati ricorsi presso la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo contro le espulsioni di massa. Ma non potrebbe “fare” l’avvocata, senza anche “esserlo”, senza “crederci”. Ed è la ferma convinzione del suo ruolo, non soltanto professionale, ma anche umano, a trasparire in filigrana, legando tra di loro le storie contenute in “La vita ti sia lieve”, pubblicato per i tipi di Zolfo editore. La vicenda di Carlos è soltanto una di quelle raccontate, una storia di disperazione, di disumanità, come tante altre: Ana, che cerca la figlia; Kamel, che trova la forza di denunciare un funzionario corrotto; Abdelali, ragazzino morto di cancro in un centro di permanenza temporanea.
“Non si cura di essere scrittrice Alessandra, di arredare finzioni. Lei si concentra sull’indispensabile dei fatti, nel raccolto di voci che non ha dovuto registrare perché le restassero impresse” (Erri De Luca).
Marco De Paolis – Caccia ai nazisti
Rizzoli, 2023, pp. 368, € 19.
“Ho fatto solo il mio dovere, perché il dolore non va in prescrizione”. Sant’Anna di Stazzema e Marzabotto sono due località dell’Appennino bolognese che rievocano pagine buie della nostra recente storia. Ma dopo l’8 settembre 1943 non si contano le stragi e gli eccidi di civili e militari compiuti da nazisti e fascisti. I fascicoli su questi crimini di guerra saranno “dimenticati” per decenni in quello che è stato a ragione definito “l’armadio della vergogna”, prima di essere scoperti e assegnati, nel 1994, alle Procure militari della Repubblica competenti. Tra i destinatari c’è il dott. Marco De Paolis – attualmente Procuratore Generale presso la Corte Militare d’Appello di Roma – che tra il 2002 e il 2018 ha diretto le indagini su più di cinquecento procedimenti, ottenendo, in primo grado, ben 57 condanne all’ergastolo.
“Il libro del dottor De Paolis ha il merito di ricostruire tutto questo con rigore e passione civile […]. Il valore di un tale lavoro è proprio nel nesso fra attività giudiziaria, accertamento dei fatti e restituzione di giustizia e dignità alle vittime che riesce a istituire. E questo è effettivamente il modo migliore per contribuire a rendere la nostra opinione pubblica finalmente consapevole e partecipe di una delle pagine più oscure della nostra vita nazionale” (dalla Prefazione di Liliana Segre).
Alessandra Dino e Cirus Rinaldi (a cura di) – Sociologia della devianza e del crimine
Mondadori Università, 2021, pp. 672, € 49.
Il volume, frutto di un lavoro collettivo, restituisce al dibattito sullo studio della sociologia della devianza e della criminologia quella complessità che sempre più spesso sembra svanire nei discorsi giornalistici e sui social media, più interessati a diffondere “notizie”, vere o false che siano, senza un approfondimento critico e ragionato dei fenomeni criminali.
Suddiviso in due parti, strettamente connesse tra loro, nella prima vengono esposte le teorie della devianza e del crimine, con un particolare focus sui modelli di riferimento, aggiornati con la letteratura più recente, e al loro sviluppo anche diacronico. La seconda parte “Ambiti, tematiche e politiche”, si concentra invece sui temi più attuali (come il carcere, le polizie, il panico morale, il populismo penale e la vittimologia) analizzati secondo una prevalente prospettiva sociologica che però si arricchisce degli apporti di altre discipline, come l’antropologia, il diritto e la psicologia.
L’esito di tale lavoro polifonico è un volume – rivolto non solo a studenti e cultori della materia – dal quale si potranno attingere (ed è proprio l’auspicio degli autori) “non tanto nozioni fugaci, ma nuovi modi di impiegare il pensiero, nuove posture e nuovi strumenti, grazie ai quali la realtà e la sua inevitabile complessità potranno essere indagate e interrogate senza rinunciare al piacere della scoperta” (dalla Prefazione).