A cura di Michele Turazza.
Lorenzo Trovato (a cura di) – Dante e altri classici. Eredità dantesche nel mondo
Le Monnier Università, 2022, pp. 424, € 39,00.
Il 2021, settimo centenario della morta di Dante Alighieri, ha visto il fiorire in tutto il mondo di incontri e seminari di studio dedicati al sommo poeta, la cui opera “per varietà e significatività dei contenuti e delle forme espressive si offre ancora a noi contemporanei come ineludibile riferimento della nostra identità linguistica e culturale”. Nel corso dei secoli Dante ha disseminato innumerevoli tracce del suo pensiero nei letterati, nei filosofi, nei cultori degli studi umanistici, attraversando i continenti e confrontandosi con culture differenti. Scopo del volume “Dante e altri classici”, che raccoglie gli atti del convegno organizzato dall’Associazione degli Italianisti, è dar conto di “come alcuni classici delle maggiori letterature universali avessero letto e si fossero fatti ispirare dai capolavori danteschi” uscendo però dal seminato, dai percorsi di ricerca canonici, per immergersi nella dimensione del “mondo globalizzato carico di cambiamenti radicali antropologici, geopolitici, ricco di incontri con popoli diversi, che si colloca su orizzonti nuovi e smisurati”. Una prospettiva originale, che ha visto riuniti autorevoli studiosi i quali, da prospettive e con forme diverse, hanno restituito anche a lettori non specialisti la complessità del pensiero dantesco e della sua eredità culturale in tutte le epoche, compresa la nostra.
Alessandro Magrini – Il dono di Cadmo
Ponte alle Grazie, 2022, pp. 190, € 16,00.
“Cadmo portò un dono più prezioso di quello che aveva portato Danao […], portò a tutta la Grecia un dono fatto di voce e pensiero: costruì uno strumento in cui risuonava la lingua, e unendo elementi vincolati a elementi svincolati in una sequenza di connaturata armonia, tracciò il segno inciso di un silenzio che zitto non sta”. Questo dono eccezionale è l’alfabeto e ne ricostruisce l’avvincente storia, in un godibilissimo lavoro pubblicato da Ponte alle Grazie, un filologo classico ed egittologo, studioso delle lingue del mondo antico, Alessandro Magrini. Partendo dai geroglifici fino ad arrivare agli alfabeti veri e propri con le forme delle lettere da tutti conosciute e usate, l’Autore ci accompagna in un originale viaggio nei luoghi e nel tempo, fornendo innumerevoli curiosità sul passaggio da una scrittura all’altra: tutti gli alfabeti iniziano con la lettera A, ma finiscono con lettere diverse; la O deriverebbe dal geroglifico egizio dell’occhio, mentre la K rinvierebbe al palmo della mano. E se la R ricorda una testa stilizzata, la F, assente in greco e tanto odiata da Cicerone, potrebbe derivare da due “gamma” sovrapposti. Arricchito da immagini e disegni, dopo aver letto Il dono di Cadmo “ogni scarabocchio sul muro, ogni insegna pubblicitaria non vi parrà più la stessa. Quando vedrete una N penserete d’ora in poi a un antico serpente di mare”.
Mario Lentano – Virgilio
Salerno Editrice, 2022, pp. 234, € 22,00.
Il 16 ottobre 1944 a Londra – viene ricordato nella Premessa – mentre imperversava la seconda guerra mondiale, il poeta Thomas Stearns Eliot tenne una conferenza presso la Virgil Society durante la quale affermò: “il nostro classico, il classico di tutta l’Europa, è Virgilio”. Intellettuale e poeta senza tempo, nato nei pressi di Mantova, Virgilio fu chiamato da Mecenate per conto di Ottaviano diventando ben presto uno dei più importanti poeti della latinità. Dopo le Bucoliche e le Georgiche, dedica gli ultimi anni della sua vita al suo capolavoro, l’Eneide: Enea è il pius, l’eroe della pietas, che parte da Troia, considerato dai Romani il loro capostipite. La sua fortuna è immediata e attraversa la storia senza soluzione di continuità: “Entrato nelle aule di scuola quando era ancora in vita, Virgilio non ne è uscito mai più: un tenace filo rosso collega dunque gli studenti che all’epoca di Augusto leggevano l’Eneide ai liceali o agli universitari che ancora oggi si confrontano con il capolavoro assoluto di un genio della letteratura”. A Virgilio, alle sue opere, alla sua vita e al suo successo, è dedicato il volume di Mario Lentano – professore di Lingua e letteratura latina all’Università di Siena – pubblicato per i tipi della Salerno Editrice nella prestigiosa collana Sestante.
Mario Avagliano e Marco Palmieri – Il dissenso al fascismo
Il Mulino, 2022, pp. 560, € 30,00.
Se la storiografia si è tradizionalmente occupata degli anni della Resistenza, ossia dell’opposizione al regime fascista svolta in forma militante e organizzata, maggiormente nell’ombra è rimasto lo studio dell’antifascismo popolare e delle sue ragioni. Un fondamentale contributo per colmare tale lacuna viene dal lavoro certosino dei giornalisti e storici Mario Avagliano e Marco Palmieri, che nel loro documentatissimo saggio “Il dissenso al fascismo” si propongono di “esplorare e comprendere pienamente il rapporto tra gli italiani e il fascismo, tra tessuto sociale e regime” che ha dato vita a una “zona magmatica del dissenso non organizzato e meno politicizzato”, considerata come una precondizione necessaria per “mettere ancor meglio a fuoco l’intera vicenda dell’antifascismo” e “terreno fertile su cui poi attecchirà la partecipazione di molti italiani alla guerra di liberazione”. Ragioni, forme e contesti del dissenso sono i più vari e tutt’altro che semplice si è rivelata l’indagine, condotta su un ampio ventaglio di fonti, anche di polizia.
“La pubblicazione di questo volume è ancor più necessaria perché permette di analizzare tutti i principali aspetti della repressione fascista e le sue più importanti caratterizzazioni e relazioni politiche, istituzionali, economiche, sociali e collettive” (dalla Presentazione di Spartaco Geppetti – Presidente ANPPIA – Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti).