Si accentua l’aumento costante degli ingressi in carcere. Tornano a crescere i detenuti in attesa di giudizio
Le statistiche di riepilogo semestrale pubblicate alla fine del 2023 dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) del ministero della Giustizia consentono di fare il punto sulla situazione e sulle dinamiche della popolazione detenuta con particolare riguardo a:
- gli andamenti degli ingressi in carcere dalla libertà;
- le distribuzioni per durata delle pene inflitte e residue.
Come rileviamo mese per mese da due anni la popolazione detenuta è tornata a crescere in maniera costante. Questa dinamica dipende in gran parte dall’incremento degli ingressi in carcere che nell’ultimo semestre sono cresciuti del 6% in Italia e del 15% nel Lazio.
In termini relativi nell’intero Paese il maggiore incremento che si è registrato nel semestre appena concluso ha riguardato i detenuti in attesa di giudizio che sono cresciuti del 6,7% in tutta Italia e ben del 16,1% nel Lazio. Tali valori costituiscono una significativa inversione di tendenza rispetto alle dinamiche di riduzione che si erano registrate fino al giugno dello scorso anno.
Quanto alle dinamiche relative ai detenuti con condanne definitive che risultano anch’esse in crescita (del 3,9% a livello nazionale e dell’1,7% nel Lazio) sia pur in maniera meno intensa rispetto a coloro che sono in attesa di giudizio, i tassi semestrali più elevati si registrano nei numeri di detenuti con pene inflitte superiori ai cinque anni nel Lazio (+2,3%) e in quelli con pene inferiori a tale soglia in tutta Italia (+4,4%)
Passando a valutare le presenze dei detenuti in base alla pena residua e prestando particolare attenzione a coloro ai quali mancano meno di due anni da scontare:
- negli istituiti penitenziari di tutta Italia le persone che si trovano in tali condizioni sono aumentate del 4,4%;
- nel Lazio l’incremento è stato più contenuto e si è attestato allo 0,7%.
Al 31 dicembre di quest’anno il numero di persone che, almeno in parte, potrebbero avere accesso a misure alternative e a programmi di reinserimento nei mesi immediatamente precedenti la fine del periodo detentivo è pari a 1.912 e rappresenta il 29,2% dell’intera popolazione detenuta della regione.