Intervista al professor Vittorio Coco, docente presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’università di Palermo, autore de “Il generale Dalla Chiesa, il terrorismo, la mafia”

 

Il 2022 è stato l’anno degli anniversari che hanno insanguinato il nostro sistema penale, dai trent’anni delle stragi di Capaci e di via D’Amelio ai quarant’anni degli omicidi del vicequestore Antonio Ammaturo, dell’assessore regionale della Campania Raffaele Delcogliano, del poliziotto Calogero Zucchetto e del generale-prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, oggetto dell’ultimo lavoro, edito per i tipi della Laterza nel settembre dello scorso anno, di Vittorio Coco.
Vittorio Coco è nato a Palermo nel 1980. Insegna Storia contemporanea e Storia delle mafie presso il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo. Oltre a “Il generale Dalla Chiesa, il terrorismo, la mafia”, ha pubblicato anche “La mafia dei giardini. Storia delle cosche della Piana dei Colli” (2013) e “Polizie speciali. Dal fascismo alla Repubblica” (2017), editi pur essi da Laterza.

Allora professore: perché questa biografia del generale Dalla Chiesa?

Ciò che mi ha portato a scrivere questa biografia è stata la constatazione dal fatto che, pur avendo ricoperto incarichi di assoluto rilievo nel corso della storia dell’Italia repubblicana, su Dalla Chiesa esistevano pochi approfondimenti specifici. Quelli che c’erano poi oscillavano tra l’agiografia e la riproposizione delle polemiche del tempo in cui visse e operò, mantenendosi quasi sempre ad un livello superficiale di conoscenza del personaggio. Del resto, la carriera del generale è coincisa con alcuni dei momenti più drammatici della storia del nostro Paese, quelli per i quali viene spesso utilizzata la categoria dei “misteri d’Italia”, dei quali si ritiene appunto di sapere già tutto, ovviamente a patto che sia diverso dalle ricostruzioni ritenute “ufficiali”. Per questo motivo su di essi – e in conseguenza sui loro protagonisti – si preferisce restare quasi sempre sul terreno delle ipotesi e dei sospetti, quando non andare a finire in quello delle dietrologie e dei complotti. Con questa biografia ho provato ad approcciarmi alla figura di Dalla Chiesa in un altro modo, quello della ricerca storica, cioè ricorrendo alle fonti documentarie e sottoponendole a vaglio critico.

Antonio Mazzei