La morte del 19enne di origine egiziana, avvenuta a Milano in seguito a un inseguimento da parte delle Forze dell'ordine, ha scosso l'opinione pubblica italiana e aperto un profondo dibattito sulle responsabilità e sulle dinamiche di un evento tragico. Al di là della ricostruzione dei fatti, ancora in corso, questa vicenda ha messo in luce le profonde divisioni che attraversano la nostra società, polarizzando l'opinione pubblica e alimentando un acceso dibattito politico

«Se non ti fermi a un posto di blocco delle Forze dell’ordine tutto ciò che succede dopo, è colpa tua». «Ci sono persone che non meritano di indossare la divisa». Il caso della morte di Ramy Elgaml, diciannovenne cresciuto nel quartiere Corvetto di Milano, ha sicuramente avuto un effetto: ha dimostrato come questo Paese si divida anche di fronte alla tragedia. L’Italia è una nazione particolarissima, unica. Chiunque ne studi la storia ne rimane affascinato. In Europa siamo teoricamente tra i Paesi più uniti. La maggioranza delle persone professa la stessa religione, una migrazione Sud-Nord ha sostanzialmente eliminato le tensioni regionali. La nostra stessa produzione agricola e industriale è incentrata sulla collaborazione tra Nord e Sud. Ma sulla politica e su come si immagina il futuro siamo il popolo più polarizzato del mondo. Riusciamo a creare tifoserie ovunque e su qualsiasi tema, anche la morte.

«I documenti sono chiari»
Ramy è deceduto sul colpo lo scorso 24 novembre, sbalzato dallo scooter durante un inseguimento con i carabinieri nel capoluogo lombardo. L’inseguimento è durato per 8 km ed è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. Le immagini confermano che tra la gazzella dei carabinieri e il T-Max su cui viaggiava il ragazzo deceduto, seduto dietro, e Fares Bouzidi, alla guida, c’è stato un impatto poco prima che lo scooter cadesse a terra.
L’autopsia ha rivelato che Ramy è deceduto a causa di una lesione all’aorta, provocata probabilmente dall’impatto violento con l’asfalto o dal semaforo contro cui si è schiantata la…..

di Lorenzo Baldarelli