A cura di Michele Turazza.

Emiliano Brancaccio – Le condizioni economiche per la pace
Mimesis, 2024, pp. 192, € 18

“Dall’Ucraina al Medio Oriente, le guerre moderne vengono quasi sempre interpretate come conflitti di natura religiosa, etnica, ideale, ma questo è un modo ingenuo di valutarle. In realtà, gli scontri in atto sono alimentati da forze sotterranee molto più potenti, di matrice essenzialmente economica”: è questa la tesi centrale che emerge dalla lettura del volume di Emiliano Brancaccio “Le condizioni economiche della pace”, edito da Mimesis, titolo anche dell’omonimo appello firmato da intellettuali di tutto il mondo nel 2023, e pubblicato anche sul Financial Times, per promuovere un’inedita iniziativa di politica economica internazionale basata su un nuovo ordine cooperativo. Proprio nelle contraddizioni del capitalismo affonderebbero infatti, secondo l’Autore, le radici dei conflitti che insanguinano il pianeta. Ed è su tali contraddizioni che bisogna agire.
La pace non è legata soltanto a questioni politiche o diplomatiche, ma alle disuguaglianze economiche. Una pace vera e duratura, potrà emergere solo in un contesto di giustizia economica, che permetta a tutti gli attori di godere di una prosperità condivisa, poiché solo “conoscere le forze materiali che hanno ridestato il grande meccanismo della violenza nel mondo è condizione necessaria per invertire la tendenza”.
Emiliano Brancaccio è docente presso l’Università degli Studi del Sannio, dove insegna Politica economica.

John Vaillant – L’età del fuoco. Una storia vera da un mondo sempre più caldo
Iperborea, 2024, pp. 526, € 22

“Non ho mai visto niente di simile”, dichiarò in diretta nazionale il capo dei vigili del fuoco di Fort McMurray, esausto e addolorato. “Per come è nato, per come si è spostato, per come si è comportato, ha riscritto le regole” (dal Prologo).
Fort McMurray, Canada, equidistante dal confine con gli Usa e dal Circolo Polare Artico: qui, in questa isola industriale in un oceano di foresta, da sabbie bituminose viene estratto il petrolio greggio. Il 3 maggio 2016, dopo settimane di siccità, scoppia uno dei più devastanti incendi della storia, un tornado di fuoco che “divora migliaia di chilometri quadrati di terreno e genera una nube di fumo che crea un sistema meteorologico a sé, fatto di fulmini e grandine nera”, costringendo alla fuga quasi centomila persone. John Vaillant, scrittore e giornalista canadese noto per i suoi reportage apparsi anche su National Geographic e The Guardian, racconta quei giorni con le parole e le esperienze di coloro che hanno combattuto quell’apocalisse di fiamme, cittadini e vigili del fuoco, indagando sulle complesse dinamiche tra uomo e ambiente.
Ne “L’età del fuoco” si intrecciano elementi di narrativa, reportage e riflessione filosofica, rendendolo una lettura coinvolgente, che vivifica l’esperienza di chi si trova immerso in un disastro di tale portata, con un realismo che non può lasciare indifferenti.

E. Barbaree e W. L. Marshall (a cura di) – Il minore autore di reati sessuali
Giovanni Fioriti Editore, 2024, pp. 342, € 34

Il volume, che si distingue per il suo approccio multidisciplinare, intrecciando conoscenze psicologiche, psichiatriche, giuridiche e sociologiche e offrendo una panoramica completa sulla questione, analizza, dopo un capitolo introduttivo sui concetti e i termini generali del problema, i fattori che possono favorire il sorgere di comportamenti criminali, considerando i reati sessuali commessi dal minore nel contesto dello sviluppo della sessualità nel periodo adolescenziale. L’ultima parte è invece dedicata alle recidive e ai possibili trattamenti dei minori criminali, esaminando gli approcci terapeutici disponibili.
Destinato in particolare agli operatori del settore – studenti, medici, criminologi, forse di polizia, avvocati e magistrati – l’opera rappresenta la prima ricerca empirica sistematica sui minori autori di reati sessuali, accessibile anche a un pubblico più ampio, grazie al linguaggio specialistico ma di agevole lettura e alla presenza di numerosi esempi, casi studio e a una ricca bibliografia, che arricchisce ogni capitolo.
Tra i punti di forza della trattazione, l’attenzione costante degli autori ad evitare di considerare i soli interventi della giustizia penale come l’unica possibile soluzione al problema, puntando piuttosto sull’importanza di interventi educativi e terapeutici specifici, che possano contrastare i fattori di rischio e promuovere una crescita sana e consapevole.

Mariano Sigman – Il potere segreto delle parole
Utet, 2024, pp. 318, € 24

“Questo libro comprende uno strumento e un orizzonte. Lo strumento è la buona conversazione; l’orizzonte sono le emozioni”. Affascinante viaggio nel mondo della linguistica, delle neuroscienze e della psicologia, ne “Il potere segreto delle parole”, Mariano Sigman indaga su come le parole che usiamo quotidianamente possano influenzare il nostro pensiero e le relazioni, addentrandosi nel misterioso legame tra linguaggio e mente e rivelando come le parole non siano semplicemente strumenti di comunicazione, ma potenti veicoli in grado di modellare la realtà. Con uno stile chiaro e coinvolgente e mescolando ricerca scientifica e riflessioni personali, l’Autore offre al lettore una panoramica su come il linguaggio plasmi la nostra mente e la nostra società, migliorando la comunicazione e la comprensione reciproche. “Il potere segreto delle parole” illustra i meccanismi universali con cui il dialogo nelle sue molte forme può cambiare la nostra vita mentale ed emotiva. Se le parole sono capaci di indurre o controllare stati d’animo, plasmare idee, consolidare o manipolare la memoria, trovare quelle giuste può avere un’influenza sorprendente su noi stessi e sul mondo” (dal risvolto di copertina).
Mariano Sigman è un neuroscienziato e fisico argentino. Con i suoi studi ha vinto numerosi premi, fra cui lo Human Frontiers Career Development Award. Dal 2015 è ricercatore presso il Conicet di Buenos Aires. 

Noam Chomsky e Pepe Mujica (con Saùl Alvìdrez) – Sopravvivere al ventunesimo secolo
Ponte alle Grazie, 2024, pp. 214, € 18.

“Sopravvivere al XXI secolo” è un dialogo appassionato e illuminante tra Noam Chomsky e Pepe Mujica, nato dall’idea dell’attivista e documentarista messicano Saùl Alvìdrez di far incontrare per la prima volta queste due grandi figure di assoluto rilievo politico e intellettuale della contemporaneità. Il volume, che offre una riflessione profonda sulle sfide cruciali da affrontare – dall’emergenza climatica alle disuguaglianze sociali, fino alla minaccia del capitalismo sfrenato e delle derive autoritarie – è ricco di spunti critici che “il saggio del Nord e il saggio del Sud” offrono al lettore per permettergli di individuare possibili vie d’uscita ai problemi che affliggono il presente: nonostante i toni spesso preoccupati, emerge la convinzione che esista ancora una possibilità di cambiamento.
“È molto difficile cambiare rotta – ammette Pepe – ma se non costringiamo i governi a farlo, gran parte della nostra futura umanità sarà condannata e non possiamo comportarci come criminali nei confronti del futuro. Ecco perché dobbiamo dire le cose in modo semplice e chiaro”.
Chomsky, noto linguista e attivista, e Mujica, ex presidente dell’Uruguay e simbolo di un governo sobrio e vicino al popolo, si interrogano sui mali del nostro tempo, evidenziando i pericoli di una politica globale dominata dall’avidità e dalla mancanza di etica. Il loro dialogo è un invito a non arrendersi, a continuare a lottare per un futuro più giusto, solidale e sostenibile, incoraggiando al contempo sia la mobilitazione collettiva che la responsabilità individuale.
“Sopravvivere al XXI secolo” è una lettura essenziale per chi cerca risposte e riflessioni autentiche sul futuro della nostra società, con l’autorevolezza di due voci che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla storia recente.