Per fermare il circolo della violenza di genere non è sufficiente concentrarsi solo sulla donna. Esiste anche chi usa violenza, l’uomo “maltrattante”, e bisogna impedire che torni a fare del male. Il loro recupero (e cambiamento) è possibile? Ne abbiamo parlato con lo psicologo e psicoterapeuta Bruno Barbieri

“La violenza è una mancanza di vocabolario”. Questo pensiero di Gilles Vigneault, poeta canadese, descrive la parte di realtà spesso soffocata dai pregiudizi e dai luoghi comuni che invece andrebbe illuminata, studiata, interiorizzata: quella parte secondo la quale lo stereotipo non è la “donna che se la cerca”, ma l’uomo violento per cui “si dovrebbe buttare via la chiave”.
In queste parole c’è il suggerimento che la violenza si può sconfiggere con l’insegnamento della consapevolezza delle proprie emozioni, paure, fragilità, anche e soprattutto quella violenza degli uomini verso le donne. Nella possibilità di cambiamento credono le persone che hanno deciso di dedicarsi al recupero degli uomini “maltrattanti” e che, ogni giorno, lavorano con costanza e dedizione tra mille difficoltà. Sono tutti volontari, perché ancora una volta il volontariato è pilastro della società e sopperisce alle mancanze delle Istituzioni.
In questa intervista incontriamo il dott. Bruno Barbieri, psicologo, psicoterapeuta e presidente dell’associazione di volontariato “Cerchio degli Uomini” di Brescia, per conoscere l’altra metà della violenza di genere, quella che meno ci piace e che d’altronde è fondamentale comprendere, perché se a questi uomini “non si insegna a parlare”, non serviranno a nulla le pene detentive, le misure forzate o le condanne “mediatiche”: continueranno a usare il vocabolario della prevaricazione e a far del male ad altre donne.

Cos’è il Cerchio degli Uomini e com’è nato?
Il Cerchio degli Uomini è un’Organizzazione di Volontariato fondata nel 2013, quando il Comune di Brescia incentivò la creazione della prima rete antiviolenza contro le donne a livello comunale, poi diventata provinciale, già qualche….

di Vanessa Fieschi